Primo Piano

La Cooperativa dei Pescatori rilancia per salvare intanto 17 dei 24 posti di lavoro

Tutte le Comunità del Trasimeno unitamente alla Regione facciano quadrato

sabato 7 dicembre 2024

La storica Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno rilancia con una operazione di riassetto societario e organizzativo condiviso con la base sociale per salvaguardare un mestiere millenario che è stato messo più volte seriamente a rischio nei 96 anni di cooperazione nel Lago Trasimeno” questo dichiara il Presidente della storica istituzione Aurelio Cocchini. “Il clima non è affatto infuocato come è circolato in alcuni organi di stampa, ma molto costruttivo e l’assemblea dei lavoratori che si è tenuta la scorsa settimana è stata serena e chiarificatrice”.

“In effetti sono state scritte molte inesattezze negli articoli pubblicati nei giorni scorsi” prosegue il Segretario Regionale di Confcooperative Lorenzo Mariani. “Inesattezze gravi che potrebbero rischiare di pregiudicare l’intero percorso arrivato ad una fase delicatissima e concludente grazie soprattutto alla forte motivazione di tutti i soci pescatori rimasti e diversi dipendenti al cui grido d’allarme Confcooperative non poteva rimanere insensibile. Anche le Rappresentanze Sindacali Cisl, Cgil e Uil che abbiamo incontrato in precedenza e successivamente all’assemblea hanno mostrato comprensione prendendo atto dei numeri impietosi ma anche della forte volontà di rilanciare della più parte dei lavoratori. Lavoratori che in questa crisi che si sta trascinando da diversi mesi sono stati sempre comunque privilegiati dalla cooperativa nei pagamenti dei loro stipendi”.
“I consulenti che si sono messia disposizione e che voglio pubblicamente ringraziare per il lavoro difficile e di qualità che stanno facendo affiancati dai colleghi di Confcooperative e senza i quali difficilmente saremmo arrivati a questo punto – prosegue Lorenzo Mariani – hanno di fatto certificato l’insostenibilità economica e finanziaria che inficiano la continuità aziendale dell’assetto attuale della cooperativa anche e soprattutto per effetto del forte calo di conferimento del pescato in un Lago ridotto ai minimi termini da tre anni sia dal punto di vista idrico che della quantità e qualità del pescato”.

“In effetti sono tre annate che si pesca poco o niente latterino tra ottobre e gennaio – rilancia Aurelio Cocchini - e chi vive di pesca da una vita come me sa bene come questo piccolo ma prezioso pesce costituisca una ragione di sostentamento indispensabile non solo per questi mesi invernali ma per tutto l’anno solare. Oggi dobbiamo urgentemente preservare la pesca e i pescatori perché senza pesca tutto il resto diventa aria fritta” conclude Cocchini. “Sono 13 i pescatori rimasti e da essi e con essi vogliamo ripartire unitamente a 4 dipendenti affidando l’onere amministrativo a giovani e volenterose leve con il supporto di Confcooperative: noi crediamo nel successo del progetto di rilancio e in questo siamo disposti anche ad investire le nostre indennità di disoccupazione e all’occorrenza il TFR certi d’incontrare il favore dell’Ente previdenziale e del Fondo Istituzionale di Confcooperative e Ministeriale con i quali andremo ad interloquire”.

Su questo progetto che nasce dal basso e dalla forte volontà dei soci e dei dipendenti coinvolti – concludono Cocchini e Mariani – chiediamo a tutte le Comunità del Trasimeno di fare quadrato, da San Feliciano a Sant’Arcangelo a Torricella, come sta facendo la Cooperativa Stella del Lago in questa difficile fase transitoria riallacciando un dialogo costruttivo che era andato perso da tempo. Per Comunità vogliamo intendere anche le Istituzioni alle quali sottoporremo il percorso e che siamo convinti che saranno al nostro fianco: il Comune di Magione in primis e la Giunta Regionale nella persona della Presidente Stefania Proietti e dell’Assessore all’Agricoltura e Pesca che sarà. Siamo certi che la procedura saprà dare soddisfazione anche ai soggetti finanziatori e ai fornitori - di sistema e non - così come ai pochi dipendenti che purtroppo al momento non rientreranno nel progetto e che vogliamo ringraziare per l’impegno che hanno profuso nella cooperativa negli anni passati e che percepiranno comunque al momento l’assegno di disoccupazione: abbiamo in mente concrete ed ambiziose progettualità che potrebbero consentire anche a breve il loro reinserimento e non solo il loro, unitamente alla valorizzazione degli storici locali di San Feliciano della Cooperativa.

Progetti che condivideremo con le Istituzioni fin dal prossimo 14 dicembre nell’ambito dei consueti festeggiamenti del Santo protettore San Spiridione