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CROLLO dei CONSUMI di VINO nei RISTORANTI, ENOTECHE e BAR.

CONFCOOPERATIVE (Sepiacci): “Il vino è tradizione, territorio ed economia, inesatto abbinarlo ad abusi, incidenti e stragi”

martedì 21 gennaio 2025

I dati relativi al crollo del consumo di vino nei ristoranti, enoteche e bar a poco più di un mese dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada destano grande preoccupazione tra i produttori vitivinicoli umbri.

 

“Monitoreremo la situazione nei prossimi mesi per valutare se il calo è imputabile ad una reazione di pancia o se diventerà strutturale, in tale caso andranno a nostro avviso adottati provvedimenti normativi correttivi e/o dal punto di vista della comunicazione” dichiara il *Presidente Regionale di Confcooperative-Fedagripesca Massimo Sepiacci.*

“Il vino è cultura, tradizione ed economia – prosegue *Sepiacci* - e nel caso delle Cantine Cooperative è anche più che mai immagine e patrimonio d’interi territori regionali e dell’Umbria intera. Associamo in Confcooperative tutte le Cantine Cooperative dell’Umbria che raccolgono, lavorano e commercializzano quasi la metà dell’intera produzione regionale e pertanto ci rendiamo conto più di tutti di come un crollo dei consumo di vino generi poi conseguenze negative diffuse che impattano in centinaia di soci conferenti al pari della cantine private aderenti alla Cooperativa Umbriatop Wines”.

“Certamente il comparto vitivinicolo già da più di un decennio vedeva un calo importante di consumo quantificato recentemente dal sistema delle Camere di Commercio in un sostanziale dimezzamento nel periodo 2010 al 2024 dove si è passati da 21 a 10 litri/anno pro-capite” dichiara il *Direttore Regionale di Confcooperative-Fedagripesca Lorenzo Mariani.* “Un buon vino consumato in una quantità moderata però si abbina e conferisce valore alle ricette della nostra tradizione, pertanto dobbiamo a nostro avviso adottare fin da subito metodologie di comunicazione differenti rivolte ai consumatori, facendolo magari unitamente alle Associazioni del modo della ristorazione, delle enoteche e dei bar. Una comunicazione efficace e in termini soprattutto positivi volta ad orientare i comportamenti dei consumatori rispetto ad un bere moderato e ad una adeguata attesa prima di porsi alla guida in sicurezza: comportamenti che ben difficilmente porteranno a livelli alcolometrici superiori ai limiti di legge”.

“Ben comprendiamo le ragioni che hanno ispirato l’inasprimento delle sanzioni legate alla guida sotto effetto di alcool e sostanze stupefacenti – concludono *Sepiacci* e *Mariani* – ma dobbiamo superare tutti insieme questo autentico clima di terrore che si è diffuso tra i clienti dei ristoranti, delle enoteche e dei bar consentendogli magari di monitorare il proprio stato con test monouso e/o di portare a domicilio la bottiglia rimasta con una wine-bag senza alterare la qualità del vino contenuto”.